Dalla spremitura a freddo della buccia di un frutto si ricava un olio essenziale pregiato, comunemente impiegato nell’industria dei profumi e dei dolci e utilizzato da secoli anche nella medicina popolare italiana, in particolar modo per curare i disturbi dell’apparato gastro-intestinale. Stiamo parlando dell’olio essenziale di bergamotto (Citrus bergamia), un agrume coltivato in Calabria e in Sicilia, che si caratterizza per le piccole dimensioni (altezza massima tre metri), la chioma tonda e pendente, le foglie lucide e leggermente bollose, i fiori bianchi minuscoli e molto profumati e i frutti irregolarmente sferici (più piccoli di quelli delle arance), a buccia liscia e sottile, dal color giallo intenso.
Il bergamotto oltre ad essere apprezzato per i benefici che apporta alla salute viene utilizzato per aromatizzare torte, succhi e liquori (ad esempio il bergamino), o è consumato nelle conserve sotto alcol o sciroppo o nella forma candita. In molti lo ricorderanno inoltre come ingrediente principale del tè Early Grey.
Quel che più ci interessa è però l’essenza ricavata dalle bucce, che contiene importanti sostanze quali il limonene (antisettico e tonificante) e l’acetato di linalile, con proprietà antivirali. L’olio essenziale si presenta come un liquido di colore giallo-verdognolo dalla fragranza fresca, leggera e fruttata, con proprietà antisettiche, antibatteriche, antinfiammatorie, cicatrizzanti, sedative, digestive, sebo-regolatrici ecc.
1) Nell’aromaterapia il bergamotto è apprezzato come antidepressivo, perché rilassa, migliora l’umore e infonde ottimismo, serenità e benessere, aiutando così a combattere gli stati di ansia, paura, stress e nervosismo, nonché a conciliare il sonno. Per sfruttare questi benefici, purificare l’aria e profumare gli ambienti, versate dieci gocce di olio essenziale in un diffusore d’essenza o negli umidificatori dei termosifoni o, in alternativa, preparate una miscela con 50 ml di olio di mandorle dolci e sei gocce di olio essenziale, da massaggiare delicatamente su fronte, tempie e nuca almeno due volte al giorno o prima di andare a letto, anche per facilitare il sonno.